la scuola delle arti sociali
una scuola EcoPoEtica


Cosa succede se si porta il valore e lo stupore in strada?

Ciò che comunemente viene chiamata 'urgenza sociale' è uno stato ormai permanente della nostra contemporaneità, non si può più definire uno stato 'straordinario' bensì ordinario.

In questo contesto sociale ed esistenziale, noi pensiamo che la creatività si debba affermare come un diritto di tutti, attraverso il quale, tutti gli altri diritti diventano esigibili. La Scuola delle Arti Sociali nasce per dar voce ad “un’altro sguardo” che include la complessità del presente.

La Scuola delle Arti Sociali è il luogo, materiale e immateriale, dove i maestri delle arti del saper fare, intellettuale e manuale, condividono i loro talenti. Attraverso la vicinanza alle buone pratiche e alla trasversalità dei saper fare, la persona ritrova un proprio senso profondo, con il ritmo ed il tempo del lavoro. Come nel passato, dove il tempo della vita umana era scandito dal tempo della natura, tenendo conto degli sguardi con cui le diverse culture percepiscono e narrano la natura.

La pratica di ricerca-azione dell’Associazione Il limone lunare è fondata sul valore dell’interdipendenza dei saperi e delle prassi e, quindi, su valori interdisciplinari, intergenerazionali e interculturali.

La natura dell’apprendere è un processo intrinseco alle leggi naturali e ne condivide generatività e circolarità. Ogni processo vitale attiva esperienze di apprendimento: il clima maieutico che l’Associazione costruisce, crea le condizioni perché l’apprendimento sviluppi le sue potenzialità creative e di trasformazione.

In questo momento in cui la dematerializzazione digitale confonde i criteri della valutazione, del senso e del valore, in cui 'il necessario' non è più ri-conoscibile, per noi ritrovarci di fronte e in presenza ai maestri delle arti, sperimentandone le pratiche ed ascoltandone la narrazione, ci permette di recuperare la densità della comunicazione orale e materiale, e di radicare nella concretezza la domanda maieutica:
Quale è la mia tensione ispiratrice?

La nostra idea è quella di avviare un osservatorio che narri le prassi educative più significative attraverso interviste maieutiche ai protagonisti, in Italia e all'estero, e, documentando la loro esperienza, ne tracci mappe narrative dove vengono messe in luce parole e pratiche trasferibili .

Partendo da queste mappe ne identificheremo i denominatori comuni, dai quali si potrà partire, condividendoli con i protagonisti, per formulare chiare proposte coese, creando massa critica propositiva.



  • LOGIN